martedì 5 dicembre 2017

I vigili di quartiere basteranno?


In queste settimane il nostro Municipio è stato protagonista di diversi episodi spiacevoli legati al tema della sicurezza nei quartieri; l'assessore comunale alla sicurezza Carmela Rozza sta facendo il giro dei Municipi per spiegare alcuni provvedimenti che l'amministrazione sta mettendo in atto, tra cui la presenza dei Vigili di Quartiere in alcune aree "calde".  Quando è venuta in M9 ha trovato un'educata opposizione sia dai cittadini sia da parte di tutti i consiglieri; riscontriamo però che le stesse persone sui social network si esprimono con frasi veementi che denotano rabbia nei confronti di chi dovrebbe tutelarci, peccato però che al termine del Consiglio in presenza delle telecamere di Quinta Colonna abbiamo visto destra e sinistra acquietarsi su dichiarazioni più moderate e rassicuranti.  Smentiti dopo meno di una settimana da un susseguirsi di rapine in pieno giorno.

I vigili di quartiere vengono invocati da tutte le parti in causa come fossero la panacea, ma la realtà è che in questi anni le risorse destinate alla sicurezza urbana sono andate diminuendo sia a livello locale, ma soprattutto a livello statale; questo è comprovato dalle rdichiarazioni che l'assessore ormai da tempo ripete in diverse occasioni intorno all'idea di chiudere alcuni sezioni della Polizia Locale (tra cui il Comando dei Vigili di via Passerini) per poter mettere più uomini in strada.

Chiudere un Comando e accorparlo a un altro non è sempre possibile.
Solitamente in ogni zona ce ne sono 2: uno primario e uno secondario che non hanno le stesse funzioni, si spartiscono le competenze e lavorano autonomamente; non sono funzioni duplicate che puoi accorpare e poi mettere più personale in strada, puoi mettere il personale in un'unica sede, ma non puoi ridurlo di numero perché ognuno fa cose diverse.  Tra l'altro bisogna avere una sede idonea ad ospitare un maggior numero di agenti che svolgano la stessa quantità di funzioni.

Quelli che stanno su strada sono il maggior numero che si suddividono in 4 turni, quelli che rimangono in sede sono il numero minimo, prendono in carico le segnalazioni e mandano avanti la documentazione che le pattuglie consegnano ogni giorno (contravvenzioni, mercati, lavori stradali, controlli ai commercianti, ecc).

Il Comando è una struttura attorno a cui gravitano tra le 50 / 70 persone, un 10% fa orari d'ufficio, i restanti operano sul territorio e si suddividono su più turni; il Comando di PL ed è da considerarsi un Nucleo Operativo a tutti gli effetti.  Nei pressi delle stazioni si trovano alcuni presìdi di PL, solitamente 2 agenti che stazionano e vigilano, serve come deterrente per i malintenzionati.

Avere un Comando dei Vigili in quartiere non assicura sicurezza al 100%, ma è una presenza per i cittadini che spesso si rivolgono a loro per moltissime pratiche o segnalazioni di vario genere.
Il Comando ha una maggiore efficacia d'intervento in tempi rapidi nei quartieri circostanti: accorpare le caserme significa che un'unica centrale deve gestire tutti gli interventi su un Municipio e il tempo che la pattuglia impiega per arrivare sul posto può essere determinante in alcuni casi.

Il blocco delle assunzioni ha fatto sì negli ultimi anni che non ci fosse il ricambio generazionale e se non arriva gente fresca non puoi mandare a pattugliare di notte i 60enni; attualmente l'età media è di 47 anni.

Negli anni il numero di agenti è stato ridotto, ma sono state assegnate loro maggiori compiti e funzioni: spesso vengono chiamate per problemi di ordine pubblico (dovrebbe occuparsene la Polizia di Stato!).
I Vigili portano l'arma di ordinanza, ma possono usarla sono per interventi di emergenza perché spesso si trovano in situazioni pericolose, ma contrattualmente non sono riconosciuti come Forze dell'Ordine, per cui sono solo dei dipendenti comunali: se si beccano una coltellata o una pallottola rientra nella casistica INFORTUNIO.

Probabilmente ci sono molte altre cose da affrontare sul tema sicurezza, ma per il momento bisogna capire meglio su quali leve intervenire per poter rispondere alle necessità di sicurezza del territorio.