I NOSTRI PRINCIPI ISTITUZIONALI
Da quando dal 2011 in poi ci siamo insediati per la prima volta nelle istituzioni, ai suoi vari livelli: Comuni, Regione, Parlamento italiano ed europeo, abbiamo interagito con tutti gli organi preposti al fine di tutelare il territorio e con esso i cittadini.
La battaglia che abbiamo portato avanti negli anni, a fianco dei comitati dei cittadini, è stata quella di contrastare quelle idee politiche di gestione del territorio secondo i fini di lucro, favoritismi elettorali od opportunismo di circostanza; tutto ciò che va contro i principi citati ha portato alla devastazione del territorio e questo non è tuttora servito da lezione.
IL NOSTRO AVVERSARIO
Il primo avversario da combattere è la mentalità che la cementificazione possa portare qualche beneficio all'economia dei territori; non è così: la cementificazione è un'azione antieconomica per i fabbisogni di una popolazione perché sottrae risorse finanziarie alla comunità per attribuirle a favore di opere in cui pochi guadagnano e molti ne pagano le conseguenze.
La prima conseguenza è di tipo sanitario: la sottrazione degli elementi della natura comporta sottrarre elementi vitali alla popolazione, quindi aumentare le cause di malattia e mortalità che paghiamo a livello umano ed economico; oltre alla perdita di vite che subiamo ogni anno, registriamo l'aumento delle spese sanitarie e una incapacità del sistema ospedaliero di far fronte alle crescenti necessità di cura specialistiche e prolungate nel tempo.
La seconda è di tipo commerciale: impoverendo la natura abbattiamo il fattore primario della qualità dei nostri prodotti alimentari, la biodiversità; col tempo i nostri prodotti agricoli hanno perso la propria genuinità e non siamo più in grado di rispondere al fabbisogno interno. Per cui dobbiamo importare alimenti dall'estero a bassa qualità.
La terza conseguenza ha carattere sociale: quando si dovrà bonificare un territorio altamente cementificato i costi saranno elevatissimi, ciò significherà sottrarre ulteriori risorse alla popolazione e intaccherà i bisogni primari di chi è già in difficoltà, si produrranno nuovi poveri e non si otterrà la qualità ambientale originaria.
Il cemento è vuoto, a perdere.
I principi che in tutte le sedi istituzionali abbiamo affermato sono i seguenti:
- gli elementi della naturali non sono funzionali esclusivamente agli usi che ne fa l'uomo
- se tuteliamo il territorio di conseguenza tuteliamo chi lo abita, ovvero la salute di tutti
- gli elementi da tutelare sono: l'aria, l'acqua, il suolo, la biodiversità e coesistenza delle specie
IL NOSTRO AVVERSARIO
Il primo avversario da combattere è la mentalità che la cementificazione possa portare qualche beneficio all'economia dei territori; non è così: la cementificazione è un'azione antieconomica per i fabbisogni di una popolazione perché sottrae risorse finanziarie alla comunità per attribuirle a favore di opere in cui pochi guadagnano e molti ne pagano le conseguenze.
La prima conseguenza è di tipo sanitario: la sottrazione degli elementi della natura comporta sottrarre elementi vitali alla popolazione, quindi aumentare le cause di malattia e mortalità che paghiamo a livello umano ed economico; oltre alla perdita di vite che subiamo ogni anno, registriamo l'aumento delle spese sanitarie e una incapacità del sistema ospedaliero di far fronte alle crescenti necessità di cura specialistiche e prolungate nel tempo.
La seconda è di tipo commerciale: impoverendo la natura abbattiamo il fattore primario della qualità dei nostri prodotti alimentari, la biodiversità; col tempo i nostri prodotti agricoli hanno perso la propria genuinità e non siamo più in grado di rispondere al fabbisogno interno. Per cui dobbiamo importare alimenti dall'estero a bassa qualità.
La terza conseguenza ha carattere sociale: quando si dovrà bonificare un territorio altamente cementificato i costi saranno elevatissimi, ciò significherà sottrarre ulteriori risorse alla popolazione e intaccherà i bisogni primari di chi è già in difficoltà, si produrranno nuovi poveri e non si otterrà la qualità ambientale originaria.
Il cemento è vuoto, a perdere.