Questa settimana si è tenuto il Tavolo della Mobilità tra sindacati e Comune di Milano in cui è stata resa nota la possibile fusione tra Atm spa e Atm Servizi: questa unione verrà fatta sia per ottenere un'eventuale proroga del Contratto di Servizio, sia per rafforzare la solidità aziendale in caso di un futuro Bando di Gara per il trasporto locale; rimane sempre aperta però la finestra per un affidamento In House.
L'assessore Granelli ha parlato delle prospettive di evoluzione dell'azienda con l'ingresso nel mercato di un grande player italiano (senza nominarlo, ma sappiamo che è Ferrovie dello Stato); la cosa triste è che i sindacati confederati sono praticamente a favore della privatizzazione dell'azienda pubblica, ad eccezione dei CUB che più volte hanno chiesto la documentazione aziendale senza però aver ottenuto risposta.
La Cgil a cui aderiscono 7 sigle sindacali parla a nome di tutte, senza che queste abbiano però la possibilità di esprimersi con comunicati o posizioni autonome; i dipendenti Atm che volessero organizzare assemblee per discutere sulle questioni della gara o della privatizzazione non sono autorizzati a farlo, i 17 rami in cui è suddivisa l'azienda non possono parlarsi tra loro, i dipendenti non possono accedere ad un deposito o dipartimento se non per ordini di servizio e in occasione di un recente presidio presso una sede è stata chiamata la forza pubblica per farli sgomberare.
La raccolta firme con cui il Comitato per il mantenimento di Atm Pubblica vuole presentare un'istanza per l'affidamento In House verrà protratta fino al raggiungimento di 2000 adesioni, suddividendo i moduli per i residenti a Milano e residenti in altri Comuni lombardi; dopodiché a inizio Febbraio si farà una marcia simbolica per consegnare le firme al Sindaco; ovviamente pubblicizzeremo l'evento con ampio anticipo.
Da notare che l'appuntamento del mese scorso che ha visto il Comitato chiamare la cittadinanza ad un dibattito sulla questione Atm Pubblica, ha riscontrato diversi interventi e contributi di spessore a sostegno della causa; c'è però da dire che la stampa locale non lascia molto spazio a questo genere di notizie e la popolazione milanese è ancora molto disinformata su ciò che sta avvenendo.
Infine, in occasione dell'imminente campagna elettorale si chiederà a tutti i partiti di esprimersi sulla privatizzazione dell'azienda, consci del fatto che probabilmente dentro una stessa forza politica non è detto ci sia assonanza di vedute tra chi vive a Milano e chi vive fuori in quanto le ricadute di un affidamento in House sarebbero diverse all'interno di diverse aree del bacino metropolitano.